SE FOSSI IL LORO RE
Se fossi il re della foresta, le ridarei
Quei rami, le foglie e quei nidi in festa.
Se fossi il re di questo cielo e di questo mare,
Gli ridarei il blu e l’azzurro, del lento andare.
Se fossi il re di quella gente scura, gli toglierei
La fame, la sete, e quei giorni di paura.
Se fossi il re di quelle barche disperate, gli donerei
Una stella, il vento e l’isola di quella lunga estate.
Se fossi il re di quelle case di dolore,
Le rifarei con ferro, calce e molto più che amore.
Se fossi il re di quei bimbi di paura,
Gli toglierei quel buio, le loro notti intere.
La vita fredda e scura
Se fossi il re di quelli senza terra,
Li porterei lassù lontano in quella immensa serra.
Se infine fossi il re di questo mondo,
Distruggerei quest’uomo, la sua pazzia la sua sapienza,
Di cui ormai più non è fecondo.